Stefania Ricci, nata ad Ivrea (TO) nel 1974, si diploma con lode nel 1999 all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ma già l’anno prima aveva esordito con “Still”, ritratti ed ambienti avviluppati da teli bianchi,esponendo su invito di Franz Paludetto al Castello di Rivara (TO) in una personale curata da Maria Teresa Roberto. Da allora partecipa a diverse collettive a Torino, Genova, New York (“Nursery Cryme” alWilliamsbourg Art & Hystorical Center), Milano, Modena cercando sempre nuove ispirazioni: dopo un workshop con il fotografo George Rousse, realizza un lavoro dedicato alle nature morte esposto nel 2002 da Art&Arts di Torino e nel 2003 da Angelo Falzone a Manheim. Nel 2003 Elabora le prime immagini a contatto con fili d'erba gettati sulla carta sensibile – esposte nella mostra Versus VIII – nel 2004 realizza un progetto installativo-fotografico, con i primi lavori della serie Insiemi naturali, in collaborazione con il comune di Ivrea per la antica Sinagoga della città. Consolida il lavoro sulla natura cercando una sintesi tra traccia, ombra, immagine figurativa ed astratta. Con il ciclo degli insiemi naturali che continua tutt’oggi, partecipa a varie mostre ed è finalista al “Premio Cairo Arte 2005” mentre negli anni successivi comincia cicli di lavoro dedicati ai Mirabilia. Un lavoro estrapolato dal ciclo “Collezione di farfalle” , una Hanukkah, viene accolto nella collezione dei lumi della sinagoga di Casale Monferrato e, nel 2010 viene esposto a Parigi al museo d'Art et Histoire du Judaisme. Su quest’ultima linea nascono ricerche sugli insetti, sui vasi cinesi, sui diorami, sui tappeti orientali, sugli ex voto, sui teatrini fino al recente “Mappe stellari” istallazione fotografica in cui le immagini si animano di micro movimenti grazie ad un intervento di video mapping, presentato al MIA Fair 2016 dalla galleria Rob Shazar,e a Palazzo Ducale di Genova lo stesso anno. Nel 2017 presenta il Lavoro Insiemi naturali in una nuova veste alla mostra personale al Broletto di Pavia. Nel 2019 espone due grandi istallazioni fotografiche dedicate una al ritratto velato, una ai vasi cinesi, a Vercelli nella sede del museo archeologico Leone in occasione della mostra”Extra”,lo stesso anno partecipa alla mostra “dal dagherrotipo al digitale” al Museo della Tecnica Elettrica a Pavia. Nel 2019 partecipa alla fiera internazionale Parigi fotofever, e nel 2020 in occasione del 15th photofestival, espone alla galleria Melesi di Lecco in occasione della mostra “Analogie Latenti”.