CHI-C-CHI

1999 Chi-c-chi,è una serie di fotografie classiche in bianco e nero, nate da una riflessione su come oggi, culture lontane e profondamente differenti, interagiscano fra loro, nonostante un carattere tipicamente imperialista della cultura occidentale. Opinione di molti è che le culture differenti non abbiano più scampo. A mio avviso, queste hanno assunto le caratteristiche dell'acqua, e riescono, trasformandosi, a filtrare in modo più o meno visibile, attraverso i muri di certezze imposti dalla cultura dominante. Ho scelto di modellare i chicchi del riso in un piatto, per mantenere il carattere domestico delle mie scelte. Il riso è un elemento semplice, comune alla civiltà occidentale come a quella orientale, dove costituisce la base dell'alimentazione di molti popoli. Ho cercato di ricreare delle espressioni, dei volti, talvolta ispirandomi alla tradizione pittorica, ai ritratti dei pazzi di Gericault, alle figure altamente caratterizzate di Ensor, e naturalmente all'urlo di Munch. Nascevano così delle forme riconoscibili e comunicative, delicate sia in fase di stampa che in ripresa, un fascino, dovuto alla loro precarietà, al loro dissolversi ogni volta che desideravo cambiare soggetto.