PAESAGGIO INFINITO

Regole del Gioco. Da 3 a 1000 anni. Giocatori infiniti Spirito del Gioco. Lo scopo del gioco è comporre infiniti paesaggi sino alla scomparsa del paesaggio. Infatti la partita non è da considerarsi esclusivamente quella portata avanti nel proprio salotto con i propri compagni di gioco, bensì, in un senso più ampio e coraggioso, l'intera quantità delle partite giocate da tutto il genere umano nel corso dei secoli. L'intento macroscopico è quello di terminare tutte le combinazioni. Solo così potremo comprendere come la realtà si comporta nei nostri confronti: una volta terminate le combinazioni essa sublimerà lasciandoci vagare in una sottile intercapedine tendente al nulla dell'esistenza oppure ripartirà dalla prima combinazione, come se dovesse, per gioco o destino, ripetere tutto d'accapo? Regolamento. Dotazione: - 1 dado numerico - 1 x N pezzi di paesaggio - 1 busta sigillabile - 1 foglio di carta - 1 matita - 1 clessidra da 5 minuti Inizio e svolgimento del Gioco: Ogni giocatore scrive e sigilla nella busta una parola che sia esaustiva di un paesaggio, condizione umana, momento sociale. Esempi di parole potrebbero essere: Scomparsa, battaglia, solitudine, malattia, cultura, libertà, sconvolgimento. Si raccolgono le buste sigillate le si mescolano. Le si ridistribuiscono in ordine causale ai giocatori che le apriranno solo in seguito. Si stabilisce l'ordine di gioco mediante lancio di un dado (chi ottiene il numero maggiore inizia e così via sino al numero minore). Ogni giocatore inizialmente dispone di 5 pezzi di paesaggi dati arbitrariamente da un mazziere (che può essere uno dei giocatori). Per 6 turni i giocatori saranno chiamati a pescare dal mazzo un numero di frammenti di paesaggio pari al numero conseguito in seguito al lancio del dado. Nel corso dei 6 turni vi è la possibilità tra i giocatori di scambiare un pezzo alla volta con un massimo di 4 pezzi totali. Ogni giocatore ha arbitrariamente diritto ad aggiungere ( prendendolo dal proprio paesaggio) o sottrarre 1 pezzo nel corso dei 6 turni ad un a altro giocatore. I pezzi sottratti andranno in un ulteriore mazzo definito Universo Anti Materico e non verranno mai più utilizzati nel corso della partita. Ogni giocatore ha diritto nel corso di questo primo giro di scartare un pezzo e pescarne uno nuovo. Il pezzo scartato andrà nell'Universo Anti Materico. Al termine dei 6 turni di pesca ogni giocatore avrà a disposizione il proprio paesaggio. Da qui, nello stesso ordine iniziale, ogni giocatore dovrà costruire una topografia e una storiografia orale del proprio paesaggio. Di questa palude di storie si manterrà menzione -in forma scritta o mnemonica. Al termine del primo giro di rappresentazione del paesaggio si procederà all'apertura della busta e al momento di conoscenza del significato recondito cui il paesaggio dovrebbe attingere. Quindi si procede ad ulteriori 6 turni di pesca nell'ordine consueto, con la possibilità di scambiarsi 1 pezzo per ogni giocatore e senza la possibilità di nutrire l'Antimateria. Al termine del giro di pesca, si procederà ancora ad una nuova descrizione del proprio paesaggio, tenendo in considerazione e dovendo svelare al resto dei giocatori la parola che si ha ereditato dal destino. Fine del Gioco: Il Gioco termina dopo quest'ultimo giro di rappresentazioni orali di paesaggi. Il vincitore, se così lo si può definire, sarà colui che avrà rappresentato nel migliore dei modi il proprio paesaggio. Se si arriverà ad una unanime o democratica elezione di un vincitore sarà bene renderne conto e omaggio. Nel caso contrario non se ne abbiano a male i giocatori. Non sempre si vince. Non sempre si manifesta un vinto. Più spesso si è immersi nel magma. Per finire si scompongono tutti i paesaggi e si tiene traccia delle sole parole contenute nelle buste che vanno rimesse nella scatola. Saranno i prossimi giocatori che riutilizzeranno quei fogli ed ognuno, in arbitraria decisione, vedrà se cancellare con una leggera riga ( così che sia sempre leggibile) la parola ri-ereditata o se ri-utilizzarla per un'altra partita. Note: Il Paesaggio infinito è un gioco di rapsodie. E' il lascito di una tradizione. Il Paesaggio infinito è un gioco che stimola la mente, la produzione immaginifica, il seme del Fantastico in noi. Il Paesaggio infinito è un gioco che, macroscopicamente, tende alla fine delle possibilità combinatorie della realtà. E' una domanda aperta alla nostra esistenza terrena. Il Paesaggio infinito è una negoziazione della propria posizione nel mondo, muovendo, inizialmente dal caso e poi da un obiettivo individuato. L'Universo Anti Materico è l'abisso che noi scrutiamo mentre lui scruta noi. Il Paesaggio infinito è tutto quello che risiede nella natura umana: una indefinizione nella quale lentamente barcamenarsi e nella quale vivere. In bilico drammatico tra la possibilità che non e quella che non non.